Un collegamento tra i meccanismi di restrizione calorica e la chetogenesi
La restrizione calorica rallenta l’invecchiamento nella maggior parte delle specie testate fino ad oggi, anche se l’effetto sulla durata della vita diminuisce in correlazione alla durata media della vita della specie. La restrizione calorica produce benefici molto simili sia per l’uomo che per i topi, ma i topi vivono fino al 40% in più, cosa che certamente a noi non succede. Gli studi sull’uomo necessari a capire come può agire devono ancora essere eseguiti, ma secondo la comunità scientifica ci si può aspettare un aumento di circa cinque anni di aspettativa di vita. La risposta benefica alla restrizione calorica non è solo un meccanismo nascosto, anche se l’aumento dell’autofagia sembra essere un contributo moto importante; la restrizione calorica cambia quasi tutto ciò che deve essere misurato nel metabolismo cellulare, mutando il comportamento di molti geni collegati e interazioni proteiche. Dati questi collegamenti, ci sono tutta una serie di altri mezzi per indurre alcuni degli stessi effetti. Questo è vero per la maggior parte degli aspetti della biochimica cellulare: non esiste mai un solo modo per indurre un cambiamento.